LIVORNO – Il varo nel porto di Livorno di tre rimorchiatori del Gruppo Fratelli Neri spa rappresenta «un segnale importantissimo per Livorno, di una ripresa concreta del post Covid come tutti siamo impegnati a fare e, rappresenta il coraggio per il futuro. Un varo di tre rimorchiatori anche per quanto riguarda le prospettive di consolidamento e rilancio dei traffici nel nostro porto, traguardando la Darsena Europa ma intanto facciamo in modo di potenziare ciò che abbiamo e quindi attrarre già da ora nuovi traffici».
E’ il commento del direttore generale di Confindustria Livorno e Massa Carrara, Umberto Paoletti, intervenuto per Corriere marittimo a margine della cerimonia di battesimo delle tre navi, in merito alle attività del porto toscano e del suo ruolo centrale come motore per l’economia della costa toscana.
Il bacino industriale ed imprenditoriale delle province di Livorno e Massa Carrara come stanno reagendo nella attuale fase post Covid?
«In modo molto positivo perchè il sistema manifatturiero da Massa Carrara fino a Piombino sta avendo un buon ritorno nella produttività, specialmente delle produzioni di base delle materie industriali. Abbiamo enorme fiducia che la ripresa continuerà e quindi potremo tornare al nostro progetto della reindustrializzazione della costa toscana».
Il porto di Livorno viene indicato come il driver di sviluppo della costa toscana.
«Senza municipalismi credo che sia, a buon diritto, il porto più importante del tratto del Centro Italia che può rappresentare un motore dello sviluppo reale di tutte le attività manifatturiere e di servizi, che raggiunga meglio l’area metropolitana dalla costa».
Lucia Nappi