PIOMBINO – Sta facendo ingresso nel porto di Piombino la nave Costa Diadema, con a bordo 1255 membri dell’equipaggio, tra i quali 155 italiani, e con una ventina di casi sospetti di Covid-19, tra questi cinque persone, richiederebbero cure mediche in ospedale. La nave era partita da Dubai lo scorso 14 marzo e nel programma originario, sarebbe dovuta arrivare a Civitavecchia il prossimo 5 aprile, ma dopo alcuni giorni che la nave vagava in mare, avendo avuto il divieto di attracco da alcuni porti, il ministro De Micheli, ha avviato richiesta allo scalo toscano che ieri ha offerto le proprie banchine per consentire l’ormeggio e lo sbarco.
Il sindaco di Piombino:
«Sono convinto che si tratti un gesto di responsabilità importante cui non ho voluto sottrarmi» – ha dichiarato il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: «Piombino ha deciso così di fare la propria parte e dare il suo fattivo contributo alla battaglia che tutti gli italiani stanno affrontando». «Ho avuto rassicurazione da parte del ministro – ha sottolineato il sindaco – che i malati saranno immediatamente trasferiti negli ospedali nazionali con mezzi idonei e dedicati». Gli altri membri dell’equipaggio rimarranno in quarantena obbligatoria a bordo, quotidianamente monitorati da personale medico sanitario.
De Micheli fa sapere dalla quarantena presso il ministero:
La ministro, Paola De Micheli, che si trova in quarantena presso la sede del ministero, dove vive dal 20 marzo scorso a causa del contagio di un suo collaboratore – ha fatto sapere con una nota diffusa dal Mit- di seguire personalmente la vicenda della Costa Diadema, come del resto di tutte le altre navi da crociera che in questi giorni devono riportare alcuni italiani a casa. «Dal momento che il porto di Civitavecchia è impegnato nell’accoglienza di passeggeri ed equipaggi di altre tre navi da crociera» -si legge nella nota del Mit – «si è ritenuto che la Costa Diadema dovesse attendere prima di poter attraccare. Durante l’attesa, un membro dell’equipaggio ha accusato sintomi simili a quelli del Covid-19, pertanto la Guardia costiera avvisata dal comandante della nave si è mantenuta in contatto per l’eventuale evacuazione di emergenza nella giornata di oggi».
«Le procedure di verifica sanitaria, isolamento ed eventuali trasferimenti saranno organizzate» –ha specificato De Micheli – «al fine di garantire la sicurezza sanitaria ai cittadini, ai lavoratori del porto e ovviamente ai medesimi membri dell’equipaggio. Ringrazio il sindaco della città di Piombino per la responsabilità e disponibilità immediata dimostrate».
Il presidente dell’Autorità portuale
«Il porto di Piombino è pronto ad accogliere la Costa Diadema con la partecipazione solidale di tutte le istituzioni» – ha fatto sapere in un comunicato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale di Livorno e Piombino, Stefano Corsini – «Operiamo, sempre in contatto con il ministro, in coordinamento con il Prefetto, il Sindaco, la Regione Toscana, la Protezione civile, la Capitaneria di Porto di Piombino e le altre Amministrazioni competenti, per far attraccare la nave e gestire lo sbarco dei membri dell’equipaggio in tutta sicurezza, minimizzando le interazioni con il tessuto cittadino», ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, che considera necessario dare subito avvio a un tavolo di consultazione per monitorare passo per passo tutta l’operazione.
«Nel ranking delle emergenze che quotidianamente assumono rilievo presso l’Autorità, questa circostanza riveste la massima priorità – ha concluso Corsini – La affronteremo con il consueto senso del dovere e la consapevolezza del momento particolare che sta vivendo il Paese. E nel frattempo faremo la nostra parte continuando a garantire l’operatività dei porti del sistema e il funzionamento della relativa catena logistica che, insieme quelle degli agli altri porti italiani, assicura la sopravvivenza della popolazione dal punto di vista sanitario e alimentare».