Porto, Livorno: Donne ai vertici associativi, ma nelle imprese faticano a salire – VIDEO

Woman Transport
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Iniziativa a palazzo Rosciano promossa dall’AdSP Mar Tirreno Settentrionale e collegata alla giornata focus nazionale Women in Transport – Tavola rotonda sul tema Parità di genere e lavoro in ambito portuale – Sostenibilità sociale, cambio di prospettiva e acquisizione di consapevolezza – Dalle riflessioni, le proposte concrete e il programma di lavoro” 

LIVORNO –– Componente di genere e lavoro in ambito portuale, è stato il tema affrontato, stamani a Livorno, durante la Tavola rotonda promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirremo Settentrionale, per il progetto  nazionale Woman in Transport

Nel corso dell’incontro sono intervenuti esponenti femminili del mondo imprenditoriale, associativo ed istituzionale del territorio. L’indagine nell’ambito del cluster marittimo-portuale e logistico, svolta attraverso la voce delle protagoniste, è partita dalla constatazione che Livorno è il primo porto italiano dove la rappresentanza associativa è totalmente guidata dalle donne. Ovvero le categorie che operano nei settori economici di riferimento, in questo momento storico, sono rappresentate totalmente da presidenti donna ma, nonostante questo, ai vertici delle imprese le donne stentano ancora ad arrivare.

IL PANEL DELLE RELATRICI

Saluti Istituzionali
Luciano Guerrieri, presidente Autorità di Sistema Mar Tirreno Settentrionale,
Matteo Paroli, segretario generale Autorità di Sistema Mar Tirreno Settentrionale,

TAVOLA ROTONDA

Parità di genere e lavoro in ambito portuale: “Sostenibilità sociale, cambio di prospettiva e acquisizione di consapevolezza – Proposte concrete e programma di lavoro”

Barbara Bonciani, Comune di Livorno assessora al Porto e relazione città-porto
Cristina Cerrai, consigliera provinciale di parità
Gloria Dari, presidente Confetra Toscana,  presidente Spedimar (Spedizionieri) e componente dell’organismo di partenariato dell’Adsp) 
Francesca Scali (presidente Asamar (agenti marittimi) imprenditrice e componente dell’organismo di partenariato Adsp)
Maria Gloria Giani, presidente Gruppo Giani, presidente Propeller Club port of Leghorn
• Jenny Ceccarelli, tenente di Vascello, Capitaneria di porto di Livorno
Valeria Gassani, manager Autotrade&Logistics e componente dell’organismo di partenariato Adsp)
Monica Bellandi, dirigente Terminal Darsena Toscana, porto di Livorno
Francesca Marcucci, presidente Confcommercio – presidente del CdA di Logistic Training Academy e componente dell’organismo di partenariato Adsp
Lucia Filippi, manager G2 Ocean
Maria Raffaella Calabrese De Feo, docente universitaria, presidentessa entrante Soroptimist International Club)
Fiorella Chiappi, psicologa, presidentessa uscente Soroptimist International Club
Le dirigenti dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale:
Roberta Macii,
Sandra Muccetti
• Cinthia De Luca

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Ha moderato: Lucia Nappi, direttore Corriere marittimo

L’incontro nasce  dalla consapevolezza che la valorizzazione della componente femminile non significhi antagonismo tra uomo e donna. Infatti l’obiettivo che ha mosso  l’iniziativa è stata la volontà di costruire un mondo del lavoro, partendo da quello portuale, più equilibrato che abbia la capacità di migliorare la vita delle persone.

Il fatto che questo possa partire con una maggiore attenzione alla componente femminile, è forse adducibile al fatto che il nostro Paese sia in ritardo su tali politiche, tale da significare l’attuazione di una logica sinergica, di passaggio culturale armonioso, senza che questo assuma i connotati della prevaricazione di un genere rispetto all’altro.

La Tavola rotonda attraverso le parole delle relatrici ha voluto aprire uno spaccato  di come una rappresentanza di donne lavora, interagisce nei diversi ambiti portuali, con l’ambiente, con il mondo del business, con la formazione, con la città, con la società.

VAI AL VIDEO:  Tavola rotonda a Livorno, parità di genere e lavoro in ambito portuale

L’AdSP ha voluto coinvolgere in questo incontro e, pertanto hanno partecipato, le donne che lavorano a vario titolo nel comparto portuale e che appartengono ad alcune categorie fondamentali del lavoro.

L’incontro ha avuto anche la funzione di COMUNICARE nei confronti della società e del mondo del lavoro, la situazione attuale, anche nei confronti di coloro che possono vedere in un futuro prossimo una opportunità di lavoro.

«Una giornata di riflessione importante, un momento di raccoglimento per definire un concreto programma di lavoro e di proposte in direzione del pieno raggiungimento della parità di genere» il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, è intervenuto stamani alla Tavola rotonda territoriale sul tema del gender gap, organizzata dall’AdSP nell’ambito della giornata focus nazionale voluta da Assoporti per parlare del delle diseguaglianze di genere nelle attività in ambito portuale, logistico e trasportistico.

A livello europeo, soltanto il 2% della forza impiegata a bordo delle navi è di sesso femminile mentre nell’ambito dei trasporti marittima s arriva a mala pena al 20%. Questi dati, presentati dalla presidente di Espo, Isabelle Ryckbost, nel corso del convegno nazionale tenutosi nella mattinata, danno la misura di quanto sia attuale il tema.

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Nel suo breve intervento Guerrieri ha voluto sottolineare come in Italia si stiano facendo progressi importanti, ad esempio sul fronte della rappresentanza femminile nella politica, e come nel settore specifico dei trasporti, Assoporti – sostenuta da tutte le AdSP – abbia redatto e sottoscritto il Patto sulla Parità di Genere, che apre fronti importanti, ponendosi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Molto però deve essere ancora fatto: «Basti pensare a quello che sta accadendo nel mondo, e in particolare in Afghanistan, dove è in atto una vera e propria segregazione delle donne».

Per questo motivo – afferma Guerrieri – occorre a livello politico nazionale e comunitario il massimo impegno per assottigliare il divario di genere nel settore. «Le quote rosa – ha detto – sono ancora uno strumento valido per arginare il fenomeno. Ma è necessario l’impegno di tutti perché si arrivi a garantire la piena parità».

Anche il segretario generale dell’AdSP, Matteo Paroli, ha voluto sottolineare come nel corso degli anni ci siano stati notevoli passi in avanti verso la lotta alle diseguaglianze: «Ricordo che quando sostenni e superai il concorso per entrare nell’allora Autorità Portuale di Livorno, nel lontano 1997, fummo in sette a passarlo, sei uomini e una donna. Oggi i rapporti si sono praticamente invertiti. Le donne, anche in ambiti militare, hanno dimostrato di avere grande preparazione, competenza e professionalità e in alcuni ambiti hanno dimostrato un’assoluta superiorità rispetto all’approccio maschile».

Per Paroli c’è insomma una nuova consapevolezza sul tema: «La mia speranza è che tra dieci anni, giornate come questa non servano più. Vorrebbe dire che avremmo centrato l’obiettivo. Finché così non sarà, ben vengano queste iniziative».

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Il tema è stato lanciato dal ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini nella giornata internazionale dellle donne e recepito da Assoporti, – L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto Woman in Transport promosso da Assoporti insieme alle AdSP locali, del quale progetto elemento fondamentale è stato la sottoscrizione del “Patto per la parità di genere” in ambito portuale – Il documento che ha come obiettivo la riduzione delle disugualianze, la valorizzazione del lavoro delle donne nelle organizzazioni di lavoro in questo comparto economico primario per l’economia  e il PIL del Paese.

 

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