di Lucia Nappi
CIVITAVECCHIA – Stamani sono tornate a lavorare le 4 gru mobili sequestrate, ieri, nel porto di Civitaveccihia.
Il magistrato non ne ha ancora predisposto il dissequestro, ma tuttavia le ha poste sotto “controllo operativo” della Capitaneria di porto, permettendone quindi il ritorno all’operatività.
Massima la preoccupazione dell’Autorità di Sistema: del presidente, Francesco Maria di Majo e del segretario generale, Roberta Macii e di tutti gli operatori del porto che, ieri pomeriggio, infatti si sono riuniti presso Molo Vespucci sede dell’Authority, per affrontare l’emergenza.
“Il problema è che queste gru sono le uniche di cui il porto dispone, quindi vengono utilizzate da tutti gli operatori”- ha dichiarato stamani il segretario Macii alla nostra testata- “Il contenzioso stigmatizza e penalizza tutto il porto. Se le gru fossero rimaste ferme il porto avrebbe rischiato in 24 ore di perdere tutti i traffici.”
Si ricorda infatti, come già da noi pubblicato ieri, che il sequestro è il risultato del contenzioso avviato dal Terminalista Roma Terminal Container (RTC) nei confronti della società di gruisti e manutentori, Gestione Terminal Civitavecchia (GTC) unico operatore per l’utilizzo delle gru.
La RTC contesta il fatto che i contenitori di frutta sbarcati dalle navi e diretti al Civitavecchia Forest Fruit Terminal CFFT vengono movimentati dalle 4 gru, fornite appunto dalla GTC, per il Terminal della Frutta che quindi non opera con mezzi propri.
“L’autorità di Sistema” – ha concluso Roberta Macii- “sta lavorando per fare chiarezza sulla vicenda e tra gli operatori.”