Trasportounito Liguria: Per Genova sarebbe più strategico e funzionale individuare aree per il carico e scarico contigue e più vicine al perimetro portuale.
GENOVA – Ci vogliono scelte strutturali coraggiose che coinvolgano investimenti pubblici importanti, soprattutto nei momenti di emergenza. Lo sostiene Trasportounito Liguria che commenta l’orientamento del porto di Genova ad utilizzare Rivalta come area di raccolta e di attesa dei contenitori e mezzi pesanti, una scelta che può e deve avere solo un carattere di emergenza: “La retroportualità a 70 km (Rivalta) di distanza dai bacini portuali – ha chiarito Giuseppe Tagnochetti, coordinatore di Trasportounito Liguria – ha costi esorbitanti e complessità operative difficilmente sostenibili. Rischia dunque di essere una scelta emergenziale non orientata a criteri reali di prospettiva in termini di produttività e continuità“.
Trasportounito rende pertanto noto “Sarebbe più strategico e funzionale individuare aree buffer (dedicate allo scarico e carico) contigue o più vicine al perimetro portuale, dove far convergere i camion per lo scarico a terra dei contenitori pieni e vuoti nelle ore di maggior congestionamento pomeridiano, da dove organizzare un navettamento verso le aree terminalistiche prevalentemente di notte, così da non gravare sulla rete viaria di traffico pesante durante il giorno.
Ed in ogni caso, affinché tale scelta non ricada negativamente e pesantemente sulle imprese di autotrasporto occorre che l’Autorità di Sistema Portuale attivi un contratto generale che, orientato all’interesse pubblico dettato dall’emergenza, sia in grado di garantire alcune regole certe quali, ad esempio:
– La certezza che ad ogni viaggio corrisponda la doppia operazione di scarico e ricarico;
– Che le tratte vengano pagate in un regime tariffario che tenga conto delle complessità operative;
– Che vengano utilizzate le aziende di autotrasporto regolari”