Trieste, British American Tobacco sbarca al FREEeste con il nuovo hub d’innovazione e sostenibilità mondiale

BAT Trieste

British American Tobacco (BAT) ha annunciato l’investimento totale fino 500 milioni di euro per la realizzazione di un hub di innovazione e sostenibilità di livello mondiale nella zona franca interportuale di Trieste “FREEeste” di Bagnoli della Rosandra. Un nuovo polo che porterà alla futura creazione di 2.700 posti di lavoro – “A Better Tomorrow Innovation Hub”.

TRIESTE – Lo scalo giuliano ha un nuovo partner internazionale confermandosi una realtà portuale e logistica sempre più attrattiva per gli investitori esteri. Lo spiega l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale in una nota.  Nella nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra (FREEeste) nasce una nuova collaborazione pluriennale tra Interporto di Trieste,  AdSP e British American Tobacco.

BAT ha annunciato alla presenza dei ministri Patuanelli e Giorgetti, del governatore del FVG Massimiliano Fedriga e di altre Autorità, l’apertura a Trieste del centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale “A Better Tomorrow Innovation Hub” con un investimento totale fino a 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni e oltre 2.700 posti di lavoro per la realizzazione diretta o indiretta delle attività del futuro polo. Su un’area di 20.000 mq a Bagnoli della Rosandra di pertinenza dell’interporto di Trieste, in regime di punto franco, nascerà appunto l’hub che ospiterà uno stabilimento di produzione per il mercato italiano e l’esportazione globale e la digital boutique di BAT: un laboratorio di innovazione e centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il marketing digitale, dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di linee di prodotto a rischio potenzialmente ridotto come le sigarette elettroniche e i prodotti medicinali per la terapia sostitutiva della nicotina.

La collaborazione prevede il coinvolgimento dell’Interporto di Trieste sia per la costruzione delle nuove strutture, sia per la gestione dei servizi di logistica inbound e outbound dell’intero complesso. I lavori per la costruzione del complesso inizieranno a breve e il primo modulo sarà completato e attivato nel 2022.

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Il nostro paese ha già da molti anni un ruolo fondamentale nello sviluppo del business di BAT, e attraverso questa iniziativa a Trieste, l’Italia diventerà l’hub centrale e motore della trasformazione dell’intera azienda. Non è un caso che Trieste, centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale nella scienza, con 30 centri di ricerca attivi e città con il più alto numero di ricercatori in Europa, sia stata scelta come sede dell’impianto. Le collaborazioni che si possono creare in un contesto così stimolante e all’avanguardia sono fondamentali per creare sinergie che possono rappresentare un’opportunità di sviluppo dell’economia locale e nazionale.

“Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura di ‘A Better Tomorrow Innovation Hub’, un elemento fondamentale nei nostri obiettivi di trasformazione per ridurre l’impatto del nostro business sulla salute. La città di Trieste è stata scelta come sede di questo progetto in quanto centro leader per l’innovazione, cosa che dimostra le capacità del nostro Paese” ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e ad di BAT Italia e area director per il Sud Europa. “Questo investimento rafforza ulteriormente il legame tra BAT e l’Italia. Negli ultimi anni, BAT ha contribuito alle entrate erariali dello stato con oltre 2 miliardi di euro l’anno tra accise e IVA. Con questa iniziativa vogliamo assumere un ruolo più attivo nella trasformazione del nostro settore, attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi che soddisfino le preferenze dei consumatori adulti e attraverso un processo di innovazione continua che possa realizzare un reale cambiamento in termini di sostenibilità e di riduzione del nostro impatto sulla salute. L’Innovation hub costituisce un punto di incontro dei nostri valori, tutti finalizzati alla costruzione di A Better TomorrowTM”.

Il lancio di questo hub porterà alla futura creazione di 2.700 posti di lavoro previsti, tra cui:

· circa 600 posti di lavoro diretti stimati che includeranno risorse STEM, altamente qualificate nel campo della Ricerca e Sviluppo e della digitalizzazione.
· circa 2.100 posti di lavoro indiretti in termini di indotto stimati sia a livello locale che nazionale.

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Va rilevato che questo nuovo insediamento è un tassello fondamentale del più ampio progetto di sviluppo, iniziato nel 2017 dall’Interporto di Trieste con l’acquisizione dell’area di Bagnoli della Rosandra (FREEeste), e finalizzato all’ammodernamento e ampliamento delle proprie infrastrutture logistiche a supporto dell’incremento dei traffici e dell’intermodalità del sistema regionale.

Nell’arco temporale 2018-2021 l’interporto ha già investito oltre 30 milioni di euro nella riqualificazione dell’area di Bagnoli e nello sviluppo della sede di Fernetti, supportato dai principali soci industriali e finanziari (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Friulia Finanziaria Regionale, Camera di Commercio della Venezia Giulia e la tedesca Duisburger Hafen).

Su questo punto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino ha dichiarato: “L’investimento di BAT è strategico per Trieste e l’intera Regione perché porta valore, occupazione, traffici marittimo-portuali e soprattutto si inserisce in un’evoluzione complessiva di riconfigurazione delle supply chain all’interno di una globalizzazione sempre più regionalizzata. Premia anche il lavoro di questi anni in cui l’Autorità di Sistema Portuale ha costruito un territorio integrato dal punto di vista logistico, industriale e di utilizzo del Porto Franco. Ed è in quest’ottica che l’operazione è importantissima: si tratta del primo vero insediamento industriale in Porto Franco negli ultimi trent’anni. Siamo di fronte a un evento eccezionale che accogliamo con entusiasmo”.

Sulla stessa linea anche Paolo Privileggio, presidente e ad dell’Interporto di Trieste “Questa operazione conferma il ruolo di cerniera dell’Interporto di Trieste quale driver di crescita del nostro territorio. Oggi inizia un percorso con BAT che auspichiamo sia solo l’inizio. Sono già state individuate tra le due società delle possibili aree di futuro sviluppo che potrebbero sfociare in nuove iniziative e sulle quali cominceremo a lavorare a breve”.

 

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