TRIESTE – Per il deposito temporaneo e la manipolazione di merci pericolose il porto di Trieste ha una nuova Ordinanza che regola la complessa materia delle normative internazionali e nazionali di riferimento (ADR, IMDG code, RID, ecc..) e semplifica gli adempimenti degli operatori del trasporto e della logistica. Il nuovo dispositivo fa parte di un progetto, durato quasi due anni, di collaborazione pubblico-privato con capofila l’Authority e la Capitaneria.
Zeno D’Agostino, neo nominato presidente dell’AdSP Adriatico orientale ha sottolineato: “La collaborazione tra Autorità e operatori privati che stiamo portando avanti nello scalo triestino, produce importanti risultati di razionalizzazione e semplificazione, specie nel campo della sicurezza sul lavoro. La crescita e il consolidamento dei traffici del porto passano necessariamente per un innalzamento del livello d’igiene, prevenzione e sicurezza del lavoro portuale”.
Il dispositivo colma un vuoto di regolamentazione, migliora i tempi d’adeguamento per gli operatori già autorizzati al deposito temporaneo di merci pericolose ed è strumento efficace per gli operatori portuali e della logistica.
“Il nostro particolare ringraziamento – ha aggiunto il Segretario generale Mario Sommariva, va indirizzato all’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, alla Capitaneria di Porto di Trieste, l’Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza, il Chimico di Porto, il Corpo dei Vigili del Fuoco, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di Sito, i Rappresentanti del Servizio Prevenzione e Protezione di Sito, senza il cui prezioso contributo tecnico difficilmente saremmo riusciti a portare a termine tale arduo compito