VENEZIA – “I porti lagunari chiudono il primo semestre di quest’anno registrando performance positive ed evidenziando forti segnali di ripresa dopo gli effetti negativi prodotti dalla crisi pandemica. Una ripartenza guidata e accelerata dal settore commerciale che va a controbilanciare le perdite modeste nei settori industriale e petrolifero. Basti pensare che nel maggio scorso lo scalo di Venezia ha realizzato nel settore il migliore risultato in termini di tonnellate movimentate mai ottenuto dal 2018 ad oggi” – Lo ha annunciato in una nota il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio.
VENEZIA
Il porto di Venezia nel primo semestre di quest’anno ha registrato una movimentazione merci di 11.610.058 tonnellate mostrando un aumento del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. E’ il settore commerciale a trainare la ripartenza dello scalo lagunare con una crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 9,6% (+611.553 tonnellate) andando a compensare, superandoli, i cali registrati nei settori industriale e petrolifero.
Esaminando i dati nel periodo di tempo luglio 2020-giugno 2021 e confrontandoli con lo stesso periodo dell’anno 2019-2020 si nota una contenuta flessione dei traffici (-2,2%). Dato, quest’ultimo, che risente ancora dei livelli di traffico pre-pandemia.
In dettaglio, nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i principali indicatori vedono i dry bulk (rinfuse solide, minerarie e alimentari) guadagnare 455.307 tonnellate (+17,5%), con andamento positivo di tutte le tipologie merceologiche e le merci in colli ad esclusione dei contenitori che mostrano un velocità di ripresa più lenta rispetto agli altri comparti commerciali. I liquid bulk (rinfuse liquide) scendono di 66.440 tonnellate (-1,6%) sebbene i prodotti petroliferi, dopo un primo bimestre di calo, inizino a mostrare una prima inversione di rotta e dovrebbero veder concretizzata la crescita dei propri volumi nella seconda metà dell’anno. Di segno opposto il general cargo che conosce un aumento di 107.958 tonnellate (+2,4%,) mentre i contenitori perdono il 3,3% (arrivando a 255.761 TEU).
Come atteso, da gennaio a giugno 2021 è tornato a crescere il numero dei crocieristi pari a 8.984, quasi annullato nello stesso periodo precedente dalla pandemia e dei passeggeri dei traghetti pari a 19.284.
CHIOGGIA:
Il porto di Chioggia, con 530.743 tonnellate, vede un aumento del 14,5% dei traffici nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su base annuale (luglio 2020-giugno 2021), lo scalo clodiense registra una flessione del 14,1%, dato che risente anch’esso dei livelli di traffico precedenti all’emergenza sanitaria e alla crisi da pandemia. Il settore trainante è quello del general cargo con un aumento di 43.523 tonnellate (+41,3%) seguito dai dry bulk che vede un incremento di 18.816 tonnellate ( +5,2%).
” Una dinamica di crescita consistente per velocità e volumi” – ha specificato Di Blasio – “che si è riflessa nel mese successivo in un incremento meno marcato, connesso alle difficoltà di gestione operativa di tali livelli incrementati di movimentazione. Insieme alle numerose questioni nelle quali siamo impegnati e che riguardano l’accessibilità, la sicurezza della navigazione e la crocieristica, saremo concentrati a gestire e organizzare l’operatività portuale in modo tale da a rendere totalmente compatibili le funzioni portuali commerciali e industriali esistenti a Porto Marghera con quella crocieristica, per costruire le basi che ci consentiranno di affrontare al meglio la sfida della attrattività dei porti veneti”.