VENEZIA – I 108 lavoratori e lavoratrici della Nuova Compagnia Lavoratori Portuali (Ncpl) dopo una settimana di sciopero a oltranza, iniziato mercoledì 16 ottobre, oggi pomeriggio torneranno in banchina. Stamani le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasportiche hanno annunciato con una nota l’intesa e la revoca dello sciopero: “Dopo ben otto giorni di sciopero ininterrotto possiamo finalmente dire che il risultato è arrivato” – si legge in una nota sindacale .
La protesta dei lavoratori di Ncpl, lunedì si era allargata anche ai lavoratori degli uffici dell’AdSP dei porti di Venezia e Chioggia che avevano proclamato una giornata di sciopero, per venerdì 25 ottobre, salvo aperture della dirigenza del Porto che potesse cambiare il quadro.
Al centro delle agitazioni il bando per l’autorizzazione all’erogazione di lavoro temporaneo da parte dell’art 17 della legge 84/94 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per il Porto di Venezia. Bando giudicato ambiguo e critico da sindacati e lavoratori del porto e sul quale si era aperta la frattura.
Stamani l’Autorità di Sistema Portuale in un comunicato ha fatto sapere di avere lavorato, da venerdì scorso, insieme ad Assoporti per gestire le interlocuzioni con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e con ANCIP (l’associazione nazionale che rappresenta le compagnie dei lavoratori portuali). Facendo riferimento alle nuove integrazioni al bando per chiarire i punti specifici di natura contrattualistica sindacale.
Il presidente dell’ente, Fulvio Lino Di Blasio, ha commentato: “Già da domenica scorsa l’AdSP aveva formalmente comunicato e trasmesso ai sindacati nazionali e territoriali, ad Assoporti e ad Ancip i chiarimenti resisi necessari su alcuni aspetti del Capitolato aventi rilievo nazionale“.
Le integrazioni al bando
In un documento ufficiale, sette pagine in tutto, l’AdSP ha accolto le richieste di sindacati e lavoratori andando ad integrare il bando, in particolare non vi è traccia della chiamata nominativa con precisazioni riguardanti le tariffe, il richiamo disciplinare e l’apertura del bando nei confronti dei lavoratori di Chioggia.
“I chiarimenti, necessari anche in ragione delle numerose strumentalizzazioni” – ha specificato Di Blasio – “hanno dimostrato che: non c’è mai stato alcun tentativo di stravolgere la legge 84/94, la clausola sociale è stata sempre presente nel bando a tutela dei lavoratori, non c’è stata alcuna apertura alla chiamata individuale né alla tariffa oraria. Il dialogo con le Organizzazioni sindacali è stato quindi proficuo ed efficace e ha consentito di chiarire i vari aspetti, in un percorso che ha visto l’importante supporto della Venezia Port Community, che ha portato il punto di vista dei terminalisti”.
“Un ultimo incontro risolutivo svoltosi ieri con ANCIP e Assoporti – ha aggiunto Di Blasio – ha consentito di affinare alcuni ulteriori aspetti che migliorano l’impianto complessivo. Abbiamo anche migliorato il doveroso meccanismo di collaborazione tra le compagnie che si aggiudicheranno il servizio a Venezia e a Chioggia, nel rispetto della legge e in visione unitaria del sistema portuale del Veneto”.
“La procedura di gara non sarà né revocata né annullata” – ha aggiunto – “la stazione appaltante apporterà quelle integrazioni al capitolato speciale d’appalto che consentono di meglio chiarire i punti specifici di natura contrattualistica sindacale; tali integrazioni saranno, quindi, pubblicate sulla piattaforma di e-procurement, così come nella sezione ‘Amministrazione trasparente’ del sito ufficiale dell’Autorità. In conseguenza della pubblicazione di tali integrazioni/chiarimenti, saranno semplicemente riaperti i termini della procedura di gara, con assegnazione di ulteriori 45 giorni, agli operatori economici interessati, per presentare la propria offerta. Dopo la ratifica nell’ambito dell’assemblea sindacale presso la Nclp di questa mattina, si tornerà al lavoro”.
“È un segnale molto importante per il porto di Venezia che ancora una volta sa fare ‘sistema portuale’ – ha concluso il presidente dell’AdSP – per i lavoratori che vedono così concretizzarsi l’avvio del nuovo bando e per i nostri terminal che hanno bisogno di tornare ad accogliere le navi”.