VENEZIA – Possibilità di sospensione dei canoni demaniali – per i porti di Venezia e Chioggia – previsti per il periodo dal 17 marzo al 31 luglio 2020 con l’opportunità di saldarli entro il 30 settembre, come previsto dall’articolo 92 comma 2 del D.L. 18/2020. Destinatarie del provvedimento sono le concessioni demaniali marittime rilasciate ex articolo 36 del Codice della Navigazione, ossia tutte le aziende operanti in area portuale a Venezia e Chioggia e non solo i terminal portuali (ex articolo 18), che erano già stati interessati da un precedente e simile provvedimento emanato dell’AdSP veneziana a fine marzo. Lo fa sapere in una nota l’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale.
La misura, che mira a risollevare il comparto colpito duramente dai rovesci della crisi conseguente all’emergenza sanitaria, si somma a quella varata nei giorni scorsi e dedicata alle società cosiddette articolo 17 che, in questo caso, si identificano nella Nuova Compagnia Lavoratori Portuali di Venezia e nella Serviport Compagnia Lavoratori Portuali di Chioggia. Nei confronti di queste società cooperative, principali fornitrici di manodopera per i porti lagunari, l’Autorità ha avviato l’iter per un intervento finanziario a sostegno dei salari di chi in questa fase non lavora o sta lavorando molto poco.
“Abbiamo scelto fin dall’inizio di questa difficile situazione di rimanere accanto alle imprese e ai lavoratori dei nostri porti” dichiara il presidente Pino Musolino “attivando, tra i primi in Italia, tutti gli strumenti a nostra disposizione e liberando la necessaria liquidità per compensare, almeno in parte, i mancati guadagni dovuti alla flessione dei traffici e le spese aggiuntive sostenute dalle aziende per adottare misure di sicurezza straordinarie, così come per sostenere i nostri lavoratori che con la loro professionalità ed esperienza sono un risorsa essenziale per la ripartenza e per il mantenimento dei livelli competitivi dei nostri scali”.