Xi Jinping in Italia per la firma del memorandum – Porti, Rixi: Ci vogliono “regole di ingaggio o facciamo la fine della Grecia”

di Lucia Nappi

ROMA – Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato ieri in Italia, la visità produrrà la firma con lo Stato italiano del memorandum of understanding (Mou) l’accordo bilaterale tra Italia e Cina sulla`Belt and Road Initiative’ che aprirà la strada ad intese. Sul versante portuale il Mou porterà dietro di se gli accordi tra Genova, Trieste e China communications construction company (Cccc) il gigante cinese per la costruzione delle infrastrutture.

L’accordo con Trieste
L’accordo tra la Cina e il porto diTrieste è compreso nel progetto Trihub, da oltre due anni inserito dal Governo italiano nella Eu-China connectivity platform, la strategia condivisa tra Europa e Cina per favorire il dialogo tra Pechino e Bruxelles. Consiste nello scambio di una reciproca cooperazione ai progetti logistici della Cina con Cccc sul nodo ferroviario triestino e dell’Autorità di sistema del Mar Adriatico orientale e dell’Interporto di Trieste nei progetti di Cccc in Cina e in Slovacchia.

Il programma per Genova
A Genova sull’accorrdo tra l’Autorità di Sistema portuale e Cccc anora top secret, perchè di fatto esiste per il momento una bozza ma, a differenza di Trieste, non c’è ancora un progetto consegnato. Tuttavia le parti hanno confermano la volontà a stabilire una “collaborazione e una cooperazione strategica per la realizzazione del programma”, che ufficialmente per il momento è quello legato all’emergenza ponte con la ricostruzione non solo del viadotto, ma di infrastrutture strategiche per lo scalo. Nella bozza dell’accordo tra l’ente portuale il gigante cinese, come riportato da Secolo XIX -The Meditelegraph si legge:«L’Authority valuterà l’opportunità di gestire, attraverso apposite articolazioni, lo sviluppo di iniziative di cooperazione su progetti specifici»- ed ancora si attende a «successivi accordi per disciplinare le condizioni e i termini della collaborazione».

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Sull’ argomento porti il vice ministro alle infrastrutture Rixi, che molto ha spinto nella direzione dell’accordo, durante la visita a Livorno per il Summit dell’Lng, ha parlato chiaro: O ci diamo delle regole di ingaggio o facciamo la fine della Grecia, io non vorrei fare la fine della Grecia” – “C’è già la presenza cinese sul nostro territorio”ha sottolineato il vice ministro – “abbiamo molte aziende italiane che sono state acquisite da loro. Abbiamo anche molte concessioni di terminal che iniziano ad essere di proprietà loro”

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