Dopo essere risultati negativi al Covid 19, arriveranno domani in Italia da Pechino, i marittimi italiani che erano imbarcati su una delle due navi italiane bloccate, al largo del porto di Huanghua in Cina, dallo scorso giugno a causa della disputa commerciale tra Cina e Australia, che impediva di sbarcarne il carico 91.500 tonn. di carbone e anche per le restrizioni legate alla pandemia che impedivano lo sbarco dell’equipaggio. La nave continuerà a rimanere ormeggiato in Cina, il personale di bordo verrà sostituito da altri marinai che hanno finito il periodo di quarantena a cui sono stati obbligati dopo essere arrivati a Huanghua lo scorso 19 gennaio.
I marittimi hanno fatto sapere di essere tutti in “buone condizioni di salute, anche se la tensione ci ha consumati ” – hanno dichiarato – “le lunge settimane di incertezza, oltre a quelli di noi che hanno dovuto essere sottoposti a terapie per il controllo della pressione e il diabete”.
Lo sbarco e il ritorno dei marittimi è stato possibile grazie a una delicata e complessa azione diplomatica portata avanti dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme all’Ambasciata d’Italia a Pechino e con il coordinamento del VI Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Resta invece ancora a bordo l’equipaggio della nave MBA Giovanni della società partenopea Giovanni Bottiglieri, che è nelle acque cinesi ormai da un anno. I marittimi, 6 italiani e 13 filippini dovrebbero essere sostituiti tra un paio di settimane.