ROMA – La salvaguardia dell’occupazione dei marittimi italiani: questo il filo conduttore del discorso che Emanuele Grimaldi, presidente della Confederazione Italiana Armatori, ha tenuto all’assemblea di ieri, 24 ottobre, in presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e di numerose personalità del mondo armatoriale, politico, sindacale e di tutto il cluster marittimo.
Dopo una panoramica dei principali eventi, politici ed economici, che hanno caratterizzato gli ultimi mesi e che inevitabilmente si sono ripercossi sugli andamenti dei noli della maggior parte dei comparti marittimi, Emanuele Grimaldi si è soffermato sul coinvolgimento di unità mercantili nelle operazioni SAR che, dal 2014 ad oggi, hanno contribuito a salvare circa 70.000 persone. Ha poi rilevato l’emergere di nuove misure protezionistiche – 200 negli ultimi 12 mesi registrate in 31 paesi monitorati dalla Commissione europea – a fronte delle quali “nessuna di quelle preesistenti di ostacolo al commercio è stata eliminata. “È rilevante il fatto che alcuni di questi paesi nello scacchiere mondiale sono importanti importatori ed esportatori e controllano forti flotte mercantili”.
In merito alla salvaguardia dell’occupazione, ha affermato Grimaldi che “da sempre, lavoriamo sia per garantire ai nostri equipaggi condizioni di lavoro a bordo migliori, sicurezza della navigazione e welfare avanzato sia per una loro certificazione qualificata di competenze, riconosciuta a livello internazionale nonché per la formazione delle nuove leve”. Inoltre, ha aggiunto “Abbiamo dimostrato nella pratica come l’imbarco regolato di personale extracomunitario ai fini del mantenimento della competitività abbia di fatto trainato l’occupazione di marittimi italiani”. Infatti, nonostante le flessioni registrate, la flotta mercantile italiana, con oltre 16,5 milioni di tonnellate, è sempre nelle prime posizioni: seconda nell’Unione europea, terza tra le flotte dei maggiori Paesi riuniti nel G20 e quarta al mondo.
Il Presidente Grimaldi ha spiegato che la crescita costante della flotta dal 1998 al 2015 ha trainato l’occupazione marittima passata 30.000 a 63.000 unità.
Infine, il Presidente di Confitarma ha lanciato un segnale di allarme a nome di tutto l’armamento italiano “abbiamo bisogno di regole certe e di continuità delle scelte di politica marittima” ed ha quindi concluso il suo discorso rivolgendo al Ministro la domanda “se la Sua Amministrazione intenda intervenire per riprendere la rotta che ci ha visti protagonisti di un successo comune” in termini di flotta e occupazione.