RIMINI – “Siamo in un momento in cui torna prepotentemente alla ribalta vicino a noi il nazionalismo economico, lo avete visto su alcuni dei dossier che stiamo affrontando: anche i cugini più vicini ogni tanto si dimenticano delle professioni di europeisti quando compriamo qualche azienda, ma questo non vuol dire che noi chiuderemo le frontiere“. Così è intervenuto il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda dal palco della sala Neri del Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione riferendosi al caso Fincantieri-Stx France. Poi a margine dell’iniziativa il ministro specifica la mancanza di novità sul fronte Fincantieri-Stx France, alla luce della decisione del governo francese di nazionalizzare temporaneamente i cantieri di Saint Nazare, dopo che la societa’ italiana di cantieristica navale ne aveva rilevato la maggioranza.
Il ministro ha concluso parlando degli investimenti stranieri e delle acquisizioni extra UE per i settori di alto contenuto tecnologico “L‘anno scorso l’Italia ha aumentato del 40% l’attrazione di investimenti stranieri, se qualcun’altro pensa di respingerli – ha sottolineato Calenda – non sono manifestazioni di forza ma di debolezza a cui si risponde con un bel ‘no tondo. Ma essere favorevoli al libero mercato non c’entra con il subire le disuguaglianze: per questo con Francia e Germania abbiamo mandato la proposta di estendere il ‘golden power’, ovvero il potere di scrutinio e divieto sulle acquisizione extra Ue su settori di alto contenuto tecnologico. Su questo dobbiamo imparare a rafforzarci“,