BRUXELLES – Cambio equipaggi, ancora 400 mila marittimi bloccati in mare – Le quattro organizzazioni globali dell’industria dello shipping internazionale scrivono a Jeff Bezos, CEO di Amazon chiedendogli di usare la sua influenza e il suo profilo di imprenditore leader nel mondo per le vendite al dettaglio che fa affidamento sullo shipping globale, per prendere posizione a favore dei 400 mila marittimi bloccati in mare.
La decisione è emersa durante l’incontro virtuale tra i leader dei principali organismi di navigazione nato per discutere le questioni più urgenti che il settore per il 2021.
Presenti all’incontr: Sadan Kaptanoglu Presidente BIMCO; Dimitris J. Fafalios Presidente INTERCARGO; Esben Poulsson, presidente ICS; e Paolo D’Amico, presidente di INTERTANKO che hanno ribadito che l’industria è pienamente impegnata a trovare soluzioni ai cambiamenti dell’equipaggio e alle crisi climatiche
Innanzitutto, è stata ribadita la continua mancanza di riconoscimento internazionale per i marittimi come “lavoratori chiave“. Ciò, nonostante il 90% del commercio globale dipenda dal trasporto marittimo.
Per questo, le quattro organizzazioni scrivendo al CEO di Amazon, Jeff Bezos, a cui hanno chiesto di esercitare la propria influenza per fare pressioni sulla nuova amministrazione USA, che a breve sarà guidata da Biden, sugli altri leader mondiali per riconoscere ai marittimi il ruolo di lavoratori chiave
L’introduzione delle vaccinazioni COVID-19, è stato un altro argomento di particolare rilevanza trattato nel corso della Tavola Rotonda: è stata sollevata la questione di garantire che i marittimi – che dovrebbero essere trattati come lavoratori chiave – ricevano vaccinazioni in modo rapido ed efficiente. Nel corso del 2020 sono stati fatti titoli in tutto il mondo sulle centinaia di migliaia di marinai intrappolati a bordo delle loro navi, incapaci di sbarcare a causa del fatto che le strutture di cambio dell’equipaggio non sono disponibili nella pandemia. Il cambiamento di atteggiamento dei noleggiatori per sostenere attivamente il cambiamento dell’equipaggio è necessario se vogliono essere all’altezza delle loro responsabilità aziendali, sociali e di governance. I membri della tavola rotonda ritengono che vi sia ora il rischio che i marinai possano essere nuovamente dimenticati, se non viene messo in atto un programma specifico per vaccinare in via prioritaria la gente di mare.
Il terzo tema chiave di discussione è stata la continua importanza che l’industria marittima controlli le proprie emissioni di gas a effetto serra e un impatto più ampio sull’ambiente. I recenti progressi della riunione MEPC 75 dell’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite (IMO) sono stati accolti con favore, ma l’immediata necessità di un’iniezione su larga scala di ricerca e volontà politica è indispensabile per compiere progressi reali verso un’industria a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Affrontare la sfida climatica e ridurre le emissioni è una priorità fondamentale per l’industria e la tavola rotonda si è impegnata a lavorare con urgenza per un futuro sostenibile ed equo per tutti.