Ordinanza del Tribunale di Roma per il sequestro conservativo di beni e immobili relativo all’importo di 55 milioni, che Cin avrebbe dovuto saldare nel 2016 a copertura della prima rata, dei 180 milioni totali dovuti per l’acquisto di Tirrenia, l’ex azienda pubblica in amministrazione straordinaria. Arrivato il parere della Commissione Europea su Tirrenia-Cin: Non si è trattato di aiuti di Stato.
ROMA – Con un’ordinanza del 4 marzo scorso, il Tribunale di Roma, sezione Imprese, ha disposto il sequestro conservativo fino alla concorrenza di 55 milioni di euro, su tutti i beni, mobili o immobili, nonché i crediti di cui è titolare Compagnia Italiana di Navigazione spa, Cin, controllata del gruppo Moby e società del gruppo Onorato.
Il Tribunale di Roma ha pertanto accolto il ricorso dell’istanza presentata dall’amministrazione straordinaria di Cin, in seguito al mancato pagamento della prima rata di prezzo differito non versata da Cin, nel mese di aprile 2016 per l’acquisizione della compagnia pubblica Tirrenia. In totale un importo di 55 milioni, che Cin avrebbe dovuto saldare nel 2016 a copertura della prima rata, dei 180 milioni totali dovuti per l’acquisto di Tirrenia. Nel 2018 l’amministrazione straordinaria di Cin, aveva infatti presentato istanza al Tribunale di Roma che tuttavia aveva rigettato le richieste. Al pronunciamento, non è da escludere, che faccia presto seguito un’altra decisione, simile, anche per quanto riguarda la copertura della seconda rata quella da 60 milioni scaduta nel 2019. Rimane ancora un’ultima rata da 65 milioni che è fissata al 2021. Le tre rate vanno a copertura dei 180 milioni per l’acquisto dell’ex compagnia di Stato.
I commissari di Tirrenia, in amministrazione straordinaria, in merito al provvedimento hanno espresso:«viva soddisfazione per il risultato conseguito a tutela della massa dei creditori di Tirrenia, alla luce della piena adesione alle tesi prospettate e alle richieste avanzate dall’amministrazione straordinaria, alla luce della piena adesione alle tesi prospettate e alle richieste avanzate dall’amministrazione straordinaria»
L’ordinanza del Tribunale con il sequestro conservativo interviene pertanto sulla scadena del 2016 per la quale però, il gruppo Onorato aveva esercitato una clausola del contratto di cessione – (vendita avvenuta nel 2012) -secondo la quale gli veniva consentita la sospensione del pagamento fino alla conclusione della procedura di indagine aperta dalla Commissione Europea per gli aiuti di Stato a Tirrenia pre e post privatizzazione. Procedura, aperta nel 2011, dalla Direzione generale della Concorrenza della Commissione Europea.
Commissione Europea: Non si è trattato di aiuti di Stato
Pronunciamento della Commissione Europea, due giorni prima dell’ordinanza del Tribunale, con il quale la Commissione ha infatti deciso che di aiuti di Stato non si è trattato, ovvero le sovvenzioni che Tirrenia dal 2009, e successivamente Cin, in qualità di nuovo proprietario, hanno ottenuto dallo Stato italiano, eccetto alcuni casi sporadici, sono conformi alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato.