Donne e shipping, la strada della parità è ancora lunga da percorrere / Le interviste

Wista Italy

GENOVA – Sono trascorsi 30 anni dal riconoscimento delle professionalità delle donne nel mondo dello shippinig e 20 anni dalla legge che ha permesso alle donne di vestire una divisa. In tutto questo tempo, nelle professioni del mare, molte discriminazioni sono state abbattute, ma molto rimane ancora da fare per arrivare ad una totale pari opportunità.

E’ quanto è emerso dal World Maritime Day Port of Genoa, la giornata dedicata dall’IMO al tema Empowering Women in the Maritime Community, celebrata a Genova il 25 ottobre a bordo della nave Costa Fortuna e oganizzata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Costa Crociere S.p.A., WISTA Italy, International Propeller Club – Port of Genoa e Federazione del Mare.

Il settore marittimo pertanto ancora appannaggio dei professionisti uomini, a partire dalla pubblica amministrazione nelle carriere militari, nella Marina Mercantile, a bordo delle navi da crociera, nelle scuole e nelle aziende private. Sebbene tra questi ambiti la presenza delle donne è maggiore, ad esempio sulle navi da crociera, ma scende vorticosamente se parliamo di navi mercantili.

A ricordarci che la strada della parità è ancora lunga da percorrere sono la differenza più macroscopiche come il “pay gap”, ovvero le retribuzioni più basse per le donne rispetto ai colleghi uomini, ma anche la minoranza del mondo femminile agli apici delle carriere, questo soprattutto nellle carriere militari.
«Prima o poi qualcuna diventerà generale, arriverà ai massimi vertici dell’amministrazione di appartenenza» – dice Daniela Aresu, presidente Wista Italy (VIDEO) riguardo alla parità di genere: del settore – «Numeri ancora bassi ma che hanno una crescita esponenziale. Da quando è stato consentito alle donne l’ingresso nelle forze armate sono già 13 mila» – «sono tutti segnali importanti non dobbiamo guardare indietro anche se i numeri percentuali di marittimi donne imbarcate è del 2%, è una percentuale ancora molto bassa».

«La partecipazione femminile al mondo delle Capitanerie di Porto in Liguria è del 20%»spiega l’Ammiraglio Nicola Carlone Direttore Marittimo Liguria, Comandante porto di Genova (VIDEO) -«Sono trascorsi 20 anni dalla Legge che introdotto il personale femminile nelle Forze armate. All’inizio l’ingresso delle donne era contingentato, adesso invece è aperto. Sta crescendo a tutti i livelli e a tutti i gradi. E’ un apporto importante per migliorare la qualità della gestione delle attività amministrative, operative e tecniche. Siamo molto felici che questo sia avvenuto e, che ormai dopo vent’anni, è diventata una cosa abituale».

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Il discorso è un po diverso nel settore della Marina Mercantile dove la partecipazione femminile è numericamente più bassa. Paola Vidotto direttore generale dell’Accademia Italiana Marina Mercantile (VIDEO) lo dice chiaramente «La parità di genere in questo settore non l’abbiamo ancora raggiunta sia dal punto di vista dei numeri, che dal punto di vista dell’approccio culturale» – « Ad oggi abbiamo la presenza del 2% di ragazze che scelgono la sezione di macchina e del 4% di ragazze che scelgono la sezione di coperta. Dal 2005 abbiamo diplomato 1609 ragazzi, che sono diventati ufficiali della Marina Mercantile, tra questi ci sono solo 75 ragazze».

«Ci sono ancora molti pregiudizi che sono frutto ancora della mentalità di certe zone del nostro Paese. Stiamo lavorando nell’ambito della formazione per avere un nuovo pensiero, perchè questo condurrò a nuove azioni. Si sono fatti però enormi passi avanti» – Nelle nuove generazioni permangono ancora le discriminazioni: «I maschi a volte sono un po disorientati da queste ragazze che in modo energico mostrano le loro competenze in un mondo che prima era prettamente maschile»-  Se c’è una differenza anche nei ruoli? conclude Paola Vidotto: «Quando ci si avvicina ai gradi apicali della carriera, talvolta la scelta di maternità può essere un po’ pregiudiziale, a differenza dell’uomo che con più libertà procede verso gradi apicali della carriera»

A parlare di sfide e opportunità per le donne nello shipping è Raffaella del Prete, direttore operativo Refeer Terminal – APM Terminals Vado Ligure (VIDEO) «Secondo studi di settore, saranno necessari ancora 200 anni prima che si possa parlare di una totale parità di genere» – Tuttavia – «le opportunità sono molte perchè l’automazione e lo sviluppo della tecnica permettono di sanare il gap fisico tra uomo e donna. Lavori che prima potevano essere svolti solo da uomini adesso diventano accessibili anche alle donne. Sfide ancora molte perchè il mondo dello shipping è un ambiente maschile. Per fortuna c’è un ricambio generazionale per cui vediamo donne in ruoli una volta tipicamente maschili. Io stessa, come direttore operativo, sono testimone di questo

Neil Palomba, direttore generale Costa Crociere (VIDEO) apporta la versione del settore crocieristico dove, sicuramente la presenza femminile è ormai ampia, anzi sta superando quella dei colleghi uomini: «Sulle nostre navi abbiamo circa il 60% di donne che lavorano a bordo e 50% di donne che lavorano nei nostri uffici. E’ sicuramente un ruolo fondamentale altrettanto importante per la sostenibilità aziendale. Differenza di professioni e ruoli per le donne? Le donne sono nelle stesse posizioni degli uomini, ovviamente ci sono diverse percentuali di presenze: Abbiamo nei vertici 2 donne hotel director, il 50% di signor manager nelle funzioni di mirror management.
Da quanti anni è cresciuta la presenza delle donne? «Le donne ci sono sempre state sulle navi da crociera. Negli ultimi 5 anni in Costa Crociere abbiamo puntato sulla parità di genere e ad utilizzare politiche che ci hanno permesso di dare opportunità continue di crescita alle donne».

Carolina Villa, presidente gruppo giovani Assagenti (VIDEO – è intervenuta portando la testimonianza delle professioniste donne, agenti e broker marittimi: «Il nostro settore rimane ancora oggi appannaggio principalmente del professionista maschile. Nel nostro Gruppo Giovani la presenza delle donne sta aumentando, ho anche una vice presidente: Giulia De Paolis che è una giovane donna imprenditrice. Anche nel nostro Gruppo ci sono presenze di donne che ricoprono ruoli diversi nelle agenzie marittime e di brokeraggio genovese”.

Lucia Nappi

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