BRINDISI – Inizia stamani il vertice internazionale G7 di Brindisi presso Borgo Egnazia, il blindatissimo e lessuoso resort salentino nei pressi di Savelletri, che ospiterà fino a sabato 15 giugno il vertice e i capi di Stato.
La cronaca delle ultime ore riporta le grandi misure di sicurezza messe in atto dal nostro Paese per il meeting politico internazionale, tra gli altri l’atterraggio, ieri sera verso le ore 23,00, all’aeroporto di Brindisi dell’aereo presidenziale Air force one del presidente USA, Joe Biden, che appena sceso dalla scaletta dell’aereo è salito a bordo di un elicottero per essere condotto a Borgo Egnazia.
Viene da chiedersi quale sia stato il pensiero di Biden, e con lui quello dell’opinione pubblica internazionale, alla notizia del sequestro avvenuto appena poche ore prima, della nave da crociera Mykonos Magic, rinominata Goddess of the Night, di proprietà della società armatoriale Mykonos Magica Inc. Nave ormeggiata nel porto di Brindisi e che avrebbe dovuto ospitare gli oltre duemila agenti e ufficiali di polizia giudiziaria impiegati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica del G7, per le gravi criticità segnalate dal personale delle forze di Polizia, appena salito a bordo per alloggiarvi.
Condizioni indecenti, criticità igieniche sanitarie e gravi carenze di alloggi: bagni intasati, tubi rotti, muffe, sangue per terra, finite al centro delle indagini della Squadra Mobile di Brindisi in collaborazione con le varie articolazioni specialistiche della Questura di Brindisi, tra cui la Capitaneria di Porto e e i Carabinieri dei Nas.
L’ordine di sequestro probatorio è stato disposto dalla Procura di Brindisi, guidata da Antonio De Donno, a seguito delle indagini avviate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia e dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi. La nave costruita nel 2004, per una lunghezza complessiva di 272 metri e 35 metri di larghezza, attualmente naviga sotto bandiera della Bermuda.
L’inchiesta coordinata dall’aggiunto Antonio Negro vede un’ipotesi di «inadempimento di contratti in pubbliche forniture e frode nelle pubbliche forniture», al momento ad essere indagato è il rappresentante legale della compagnia di navigazione. Il Servizio Centrale Operativo della Polizia ha spiegato che gli elementi «raccolti e la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi anche di natura tecnica ha reso necessaria l’adozione del decreto di sequestro».
Il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che «le condizioni logistiche, igieniche e sanitarie» -«non corrispondevano a quanto concordato» e non ha escluso azioni legali per il mancato rispetto del contratto da parte del fornitore di servizi.
GNV AZZURRA
Gli agenti e gli ufficiali di polizia sono stati trasferiti in parte in alberghi e in parte a bordo della nave GNV Azzurra, nel frattempo approdata nel porto di Brindisi, ma anche in questo caso la nave non convincerebbe. Infatti la segreteria regionale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) ha inviato al questore di Brindisi una lettera, di cui pubblichiamo di seguito alcune parti e, che lascia perpessi il sindacato riguardo «la qualità degli alloggi predisposti» richiedendo «un intervento urgente e risolutivo».
Si legge nella lettera del sindacato: «molti colleghi lamentano di essere stati trasferiti da una situazione già di per sé critica a una soluzione ancora più inadeguata: l’utilizzo della nave traghetto Gnv Azzurra. Vi è un evidente disappunto tra il personale riguardo al trattamento ricevuto durante l’attuale evento, soprattutto se confrontato con esperienze precedenti, come il G7 di Taormina, dove le condizioni alloggiative erano decisamente migliori e più rispettose della dignità e del ruolo professionale degli operatori. L’atteggiamento tra gli operatori è di crescente frustrazione e indignazione.
Vi è una percezione diffusa di essere trattati con scarsa considerazione e rispetto, circostanza che sta provocando un aumento della tensione e un forte desiderio di rifiutare le attuali condizioni alloggiative, con la concreta minaccia di un ritorno immediato alle rispettive sedi di servizio, come già espresso da alcuni responsabili di squadra. I colleghi non possono e non devono essere trattati in questo modo. È inaccettabile che il personale della polizia di Stato, impegnato in un evento di tale rilevanza internazionale, venga trattato in modo così inadeguato.
Chiediamo che vengano predisposte soluzioni alloggiative alternative presso strutture ricettive, che rispettino la dignità e il ruolo professionale degli operatori, e che venga ripristinata una condizione di lavoro dignitosa e sicura».