BRUXELLES – È importante che i governi di tutto il mondo comprendano appieno che circa il 90% del commercio mondiale è trasportato dalla navigazione marittima, che muove il cibo, l’energia e le materie prime del mondo, nonché i manufatti – tra cui forniture mediche vitali e molti prodotti venduti nei supermercati – tutti articoli necessari per la conservazione di molti posti di lavoro nel settore manifatturiero, senza i quali la società moderna semplicemente non può funzionare. Queste parole all’Onu da parte delle organizzazioni internazionali dell’armamento e dei trasportatori- l’ICS (International Chamber of Shipping) e l’ITF (International Transport Workers’ Federation).
In una lettera aperta alle agenzie delle Nazioni Unite (OIL, IMO, UNCTAD e OMS) viene mossa la richiesta di portare all’attenzione dei loro Stati membri le problematiche del trasporto marittimo mondiale, e dei lavoratori del settore, i marittimi. In emergenza pandemia da Covid-19 ICS e ITF sottolineano la necessità vitale che ai marittimi del mondo siano concesse esenzioni adeguate da qualsiasi restrizione nazionale per gli spostamenti, al fine di far funzionare le catene di approvvigionamento marittime del mondo.
In particolare, ciò significa mantenere i porti del mondo aperti all’attracco di navi mercantili facilitando gli avvicendamenti degli equipaggi e la loro circolazione con il minor numero possibile di ostacoli. Si tratta di circa 100.000 marittimi che ogni mese si avvicendano sulle navi per conformarsi alle normative marittime internazionali che disciplinano l’orario di lavoro sicuro e il benessere dell’equipaggio, in modo che il commercio marittimo mondiale possa continuare in modo sicuro.
Tenuto conto del loro ruolo vitale durante la pandemia globale, ICS e ETF suggeriscono che i marittimi, indipendentemente dalla nazionalità, siano trattati come qualsiasi altro “lavoratore chiave” internazionale, come gli equipaggi delle compagnie aeree e il personale medico, naturalmente rispettando i protocolli sanitari di emergenza. Vien sottolineata l’importanza critica di questo problema con i governi degli Stati membri al fine di trovare soluzioni rapide a questo grave problema che rischia di ostacolare gli sforzi globali per affrontare la pandemia di COVID-19.