Aegean II, la nave chimichiera battente bandiera panamense per la quale nei giorni scorsi era stato segnalato un dirottamento da parte dei pirati somali al largo del Corno d’Africa, é fuori pericolo e si trova in navigazione. Lo ha fatto sapere UE Naval Force, la missione diplomatico-militare dell’Unione europea per prevenire e reprimere gli atti di pirateria marittima lungo le coste degli stati del Corno d’Africa
La nave, nella notte del 16 agosto, aveva rallentato la velocità, cambiato rotta e, dopo che la polizia locale era salita a bordo “sulla nave si erano verificati alcuni incidenti” – l’avvenimento “non può essere classificato come un incidente di sicurezza marittima, ma è in corso un’indagine più dettagliata” – fa sapere Naval Force, sottolineando che la nave è monitorata da vicino dall’ESPS Santa Maria, la nave da guerra spagnola che opera a supporto della missione anti-pirateria.
Fonti governative somale, giovedì scorso, avevano dichiarato a Reuters che la nave era stata dirottata con il carico a bordo, in navigazione dagli Emirati Arabi Uniti al porto di Mogadiscio. Ma le autorità portuali hanno invece riferito a Naval Force Ue che la polizia locale era salita a bordo mentre la nave stava andando alla deriva dopo essere stata danneggiata.
L’esperto di pirateria Jay Bahadur ha evidenziato che le forze di sicurezza somale, spesso composte da milizie locali, in precedenza avevano già dirottato altre navi, Bahadur inoltre ha sostenuto di avere ricevuto alcuni rapporti secondo i quali i somali saliti a bordo di Aegean II avevano rapinato l’equipaggio e disarmato le guardie private per la sicurezza della nave.
Le autorità locali non hanno rilasciato alcuna dichiarazione.
Gli atti di pirateria somala hanno avuto la massima diffusione nel 2011, per un totale di 237 navi attaccate al largo delle coste del paese e con centinaia di marittimi tenuti in ostaggio questo è quanto dichiarato dall’International Maritime Bureau. La situazione è totalmente migliorata tuttavia e il numero delle aggressioni a navi è totalmente calato dopo che le compagnie marittime hanno incrementato i protocolli di sicurezza e con il pattugliamento da parte della coalizione di forze navali internazionali. Tanto che l’ultimo dirottamento portato a termine in acque somale si era verificato nel 2017.