La sfida del Canale di Panama, garantire l’acqua entro il 2021

Canale Panama

La sfida per il Canale di Panama è definire entro il 2021 progetti a medio-lungo termine per rafforzare la gestione della risorsa idrica, colpita negli ultimi anni dalla siccità dei cambiamenti climatici.

PANAMA – Le precipitazioni nel bacino del Canale di Panama registrate alla fine del mese di luglio sono state al di sotto della media. L’Autorità Portuale di Panama (ACP) ha fatto sapere la sua principale sfida per il futuro sarà garantire l’acqua ed identificare entro il 2021 “un portafoglio completo di progetti” per rafforzare la gestione della risorsa idrica, colpita negli ultimi anni dalla crisi climatica.

Alla vigilia del suo 106° anniversario, il 15 agosto, l’Autorità del Canale di Panama ha sottolineato che l’evoluzione del trasporto marittimo “promuoverebbe un maggiore transito di navi più grandi e più pesanti che trasportano rinfuse e merci secche”, il che “sottolinea l’importanza di garantire un livello idrico che soddisfi le esigenze dei clienti”.
Questa proiezione del mercato rafforzano la volontà a parte dell’Autorità “di trovare una soluzione a lungo termine per l’approvvigionamento dell’acqua nei laghi artificiali” Gatún (1913) e Alhajuela (1935), che alimentano il Canale e riforniscono metà della popolazione.
Pertanto, l’Authority  “spera di identificare un portafoglio completo di progetti volti a rafforzare gli sforzi per gestire le risorse idriche del bacino idrografico entro il 2021” – “dopodiché si procederà nell’esecuzione del portafoglio progetti proposto attraverso una procedura di gara pubblica, in modo da garantire l’approvvigionamento di acqua per il consumo da parte della popolazione e la continuità delle operazioni della rotta tra i due oceani”

Canale di Panama alcuni dati
Il Canale che collega l’oceano Atlantico con l’oceano Pacifico
è lungo 81,1 km compresi i prolungamenti in mare, profondo al massimo 12 m, e largo tra i 240–300 m. nel lago Gatún e i 90–150 m. nel tratto del taglio della Culebra, il tempo di percorrenza, dipendente dal traffico e dalla grandezza della nave, è di circa 8/12 ore. L’infrastruttura permette alle navi di evitare la circumnavigazione dell’America Meridionale, nel 2019 hanno attraversato  il Canale 14.342 navi, circa 39 navi al giorno, trasportando 198.014.288 tonnellate di merci.

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Impatto della crisi climatica
Le piogge nel bacino idrografico del Canale di Panama (CHCP), nel mese di luglio, sono state nuovamente al di sotto le aspettative. Il monitoraggio da parte degli esperti del Canale indica che ha piovuto il 13,7% in meno rispetto alla media storica per questo periodo dell’anno. C’è inoltre da considerare che la quantità di acqua ha beneficiato del mese di giugno durante il quale le piogge nel CHCP sono state del 20% sopra la media, situazione eccezionale fino ad ora nel 2020, poiché nel resto dei mesi dell’anno c’è stato un deficit nella quantità di precipitazioni. La stagione delle piogge 2020 è iniziata a metà maggio, tuttavia le precipitazioni sono state inferiori alla media, quindi gli invasi sono ancora in fase di ripresa, dopo un anno 2019 molto secco.

Lo scorso anno le precipitazioni hanno registrato un livello insufficiente, eccetto il mese di dicembre dove queste sono state leggermente superiori alla media. Si deve risalire al settembre 2018 per riscontrare un livello di precipitazioni abbondanti, raggiungendo il 24% in più rispetto alla media. A partire da quella data, il resto dei mesi, sono stati mesi deficitari nella quantità delle precipitazioni.

A fine luglio il bacino di Gatún, che alimenta diversi impianti di trattamento delle acque e il funzionamento del Canale, aveva un livello al di sotto della curva guida, raggiungendo i 25,78 metri, che lo pone 0,28 metri al di sotto del livello minimo desiderabile.
Il bacino idrico di Alhajuela, che fornisce acqua all’impianto di trattamento dell’acqua Chilibre, si è ripreso più rapidamente, attestandosi a 67,65 metri, cioè 1,51 metri sopra la curva.
Secondo le stime degli esperti del Canale di Panama, le piogge dovrebbero rimanere vicine alla media fino ad agosto, dopodiché potrebbero aumentare per la possibilità che si sviluppi un fenomeno di perturbazioni con il ritorno de La Niña.
Altri fattori come l’incidenza della stagione degli uragani nell’Atlantico possono alterare le precipitazioni aumentandole o diminuendole, a seconda della direzione di questi sistemi.

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