Il “non porto” di Venezia sotto i riflettori della “non” Assemblea di Federagenti: oggi a Roma

Gian Enzo Duci Edoardo Rixi Consiglio Federagenti
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ROMA – “Se Venezia non è un porto, questa NON è un Assemblea“. “Visto che vogliono farci pensare a Venezia come a un “non porto”, allora facciamo una ‘non assemblea‘”. Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti spiega così il titolo provocatorio della non Assemblea di Federagenti 2018. L’incontro si tiene a Roma stamani – presso la sede della Confcommercio,  piazza G. Belli 2, con la quale l’Associazione nazionale degli agenti marittimi si propone di trovare una soluzione per conciliare navi e ambiente. “Il no alle grandi navi da crociera nella laguna oggi ha preso una piega ulteriore, è un no a prescindere e il ruolo di Venezia come porto è messo in discussione”  ha sottolineato Duci. “Ma una città come Venezia, con la sua storia, è impensabile che rinunci alla sua vocazione. Attraverso il porto è diventata la città che è.” – ha specificato il presidente di Federagenti- ” Penso a come nel Cinquecento l’Arsenale fosse la più grande fabbrica del mondo, al fatto che i veneziani abbiano insegnato al mondo a costruire le navi. Oggi possono e devono dire che caratteristiche debbano avere per poter entrare nel porto, ma non posso pensare che dicano no alle navi“. Non è solo questione di dimensioni. “Venezia può pretendere le navi con il migliore livello tecnologico, meno emissioni possibili, il minore impatto sul moto ondoso, ma questa non è necessariamente una distinzione fra piccole o grandi, è fra navi più o meno avanzate” completa Duci. Alla ‘non assemblea’ si parlerà più in generale di infrastrutture. “Su questi temi oggi si sta ragionando quasi in termini da derby. Forse è necessario affrontare la discussione in modo più sereno, cercando una mediazione“.

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La Non assemblea è stata preceduta dal seminario organizzato, nei giorni scorsi, a Venezia da Assoagenti Veneto Alessandro Santi Federagenti Il "non porto" di Venezia sotto i riflettori della "non" Assemblea di Federagenti: oggi a Romadal titolo “Blue economy, il futuro della città-porto e della sua laguna” – Gli operatori veneziani con l’iniziativa hanno voluto attirare l’attenziione anche mediatica sui rischi e i pericoli che incombono non solo su Venezia, ma anche sull’intero Adriatico e i suoi porti se nel silenzio si dovesse consumare “la scelta più aberrante: quella di decretare la morte, per mancanza di scelte e strategie, del più prestigioso porto-emporio del mondo”. Secondo le dichiarazioni di Alessandro Santi, presidente di Assoagenti Veneto – l’obiettivo è quello di “marcare il territorio, richiamando una volta di più cosa significano le attività portuali per Venezia, città ogni giorno di più esposta alle conseguenze letali di un turismo di massa e di uno spopolamento in costante accelerazione”

PROGRAMMA Ore 9.30 REGISTRAZIONE
Ore 10.00 INDIRIZZI DI SALUTO
Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio (tbc)
Ore 10.30 APERTURA LAVORI
Gian Enzo Duci, Presidente Federagenti, dialoga con:
Andrea Giuricin, Università Milano Bicocca, China Academy of Railways Sciences
Bartolomeo Giachino, Presidente Associazione “SI LAVORO”
Simone Venturini, Assessore alla Coesione Sociale e allo Sviluppo Economico del Territorio – Infrastrutture del Comune di Venezia

Alessandro Santi, Presidente Assoagenti Veneto, presenta
L’AFFAIRE VENEZIA IN CIFRE
Zeno D’Agostino, Presidente Assoporti – Presidente Autorità di Sistema del Mare Adriatico Orientale
Mario Mattioli, Presidente Confitarma
Vincenzo Marinese, Presidente Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo
Stefano Messina, Presidente Assarmatori
Pino Musolino, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale
Daniele Rossi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale

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CONCLUSIONI
Edoardo Rixi Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti

 

 

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