Lo shipping green sosterrà l’impatto del coronavirus?

CMA CGM

Le misure di salvaguardia ambientale saranno un lusso sostenibile in una fase  di crisi economia? Il crollo del prezzo del petrolio, i traffici marittimi in calo nel mondo, le tre Alleanze globali annunciano, da qui a fine giugno, picchi fino al 24% di servizi cancellati. Tutto ciò come impatterá sull’industria dello shipping e sull’evoluzione green delle flotte?

Lucia Nappi

LIVORNO – Il 2020 era da tempo indicato come l’anno della decarbonizzazione globale per mare. L’adeguamento alle misure dell’IMO e l’utilizzo di combustibili navali a basso contenuto di zolfo, per l’industria marittima, è stato il tema che ha dominante sicuramente il 2019. Tuttavia già da diversi anni gli armatori globali avevano iniziato  ad adeguare le proprie flotte alle normative emergenti in campo ambientale, spesso con l’applicazione di scrubber. I cantieri navali di tutto il mondo hanno riempito i propri portafogli ordini di navi a LNG, individuato come energia di transizione migliore per la propulsione navale. Intanto la data fatidica del 1 gennaio ha portato con sè anche l’impennata del costo dei combustibili navali a basso contenuto di zolfo, l’aumento del prezzo del carburante navale, era un fenomeno previsto ma non di tali dimensioni, – come deninciavano i principali interlocutori del mondo armatoriale– producendo così uno scossone in termini di costi in tutti gli anelli della catena logistica,  a partire dalla produzione, al trasporto della merce, fino all’arrivo di questa sul mercato finale e quindi al consumatore.

Il Coronavirus in Cina
Poi a febbraio in Cina si scatena la potenza del coronavirus, da quel momento la vicenda è tristemente conosciuta perchè è quella che ci vede tutt’ora coinvolti. Oggi a distanza di appena due mesi, lo tsunami del virus ha sconvolto ogni equilibrio economico globale preesistente. Molti sono gli interrogativi che animano il dibattito economico mondiale, tra questi anche un in terrogativo di carattere ambientale. La sostenibilità  ambientale sará un lusso ancora possibile in una fase di recessione economica? 

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Crisi e sostenibilità ambientale, compatibili?
Il coronavirus ha colpito così gravemente l’economia globale che i principali economisti lo stanno definendo il peggior incidente di sempre. Molte le analogie cercate con il devastante crollo dei prezzi delle borse statunitensi dell’ottobre 1929 la Grande Depressione la peggiore recessione economica degli Stati Uniti, che tuttavia impiegò tre anni per arrivare al picco negativo; Nel caso della pandemia da coronavirus, sono state sufficienti poche settimane di chiusura globale per provocare un arresto dell’economia, tale che non può essere paragonato a nessun altro fenomeno economico precedente. Pertanto secondo molta parte degli economisti il rischio di una nuova Grande Depressione, peggiore dell’originale, é un fenomeno sempre piú concreto. L’economia globale ha subito un duro colpo, così come i traffici marittimi. Tutto ciò come impatterá sugli armatori e sull’evoluzione green delle flotte? Le misure di salvaguardia ambientale saranno un lusso sostenibile in una fase  di crisi economia dalle dimensioni epocali, così come viene annunciata? 

Benefici ambientali a breve termine
Nel breve termine, la politica di lockdown messa in atto dai vari governi nazionali ha avuto un immediato effetto positivo sull’ambiente. L’arresto del traffico nelle città, della produzione industriale e di parte dei traffici aerei e marittimi ha salutato il ritorno, in molti casi, di delfini nei porti, e di pesci in acque fortemente inquinate. La qualità dell’aria in alcune delle città più popolate del mondo è notevolmente migliorata. Gli scienziati hanno dimostrato la correlazione tra l’inquinamento atmosferico e la gravità con cui il coronavirus é in grado di aggredire l’apparato respiratorio. Per cui l’arresto dei traffici ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta contro il virus.

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La riduzioine dei traffici marittimi
L’arresto globale ha colpito il traffico marittimo, da metà gennaio ad oggi la riduzione del volumi di merci nei porti di tutto il mondo ha subito un crollo in maniera diffusa in ogni parte del mondo. Il più grande porto europeo, Rotterdam, ha stimato per il 2020 perdite attorno al 10-20%  di volume dei traffici. Le tre  Alleanze dello shipping (2M alliance, THE Alliance e Ocean) hanno annunciato 435 blank sailing per il secondo trimestre 2020, pari a 7 milioni di teu di calo della domanda – Un andamento che sembrerebbe destinato a protrarsi per parecchi mesi.  annunciato fino all’ultima settimana di giugno  cancellazioni di servizi fino a picchi del 24%.

Crolla il prezzo del petrolio
Il prezzo del petrolio raggiunge in questi due mesi minimi storici, fino al crollo del 20 aprile scorso quando, nella contrattazione finanziaria, i prezzi del petrolio scendono in negativo per la prima volta nella storia, con il collassso storico del barile Usa, per il future Wti al Nymex. La crisi del coronavirus non è stato l’unico fattore che ha portato il prezzo del petrolio ai minimi storici. Ma anche il disaccordo  tra Arabia Saudita e Russia. Inoltre il drammatico aumento del differenziale tra il prezzo del combustibile a basso tenore di zolfo (Vlsfo) e il molto più economico combustibile con maggiori livelli di zolfo utilizzato prima dell’entrata in vigore del regolamento IMO.

 

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