Il numero di navi in attesa al largo di Los Angeles sono diminute del 65% – Riduzione della congestione e miglioramento dei tempi di attesa, dovuta al calo della domanda di trasporto.
LOS ANGELES – La congestione di navi nel porto di Los Angeles è calata del 65% rispetto al mese di gennaio scorso.
La congestione nei porti californiani, cresciuta di giorno in giorno dalla seconda metà del 2021, aveva raggiunto il picco massimo a dicembre, quando oltre 100 navi stazionavano lungo 1000 miglia di costa in attesa di entrare nei due terminal container californiani.
Nel primo trimestre di quest’anno il calo della domanda di trasporto, a sua volta ha spinto al ribasso le tariffe. Il Southern California Marine Exchange ha riferito che il numero di navi portacontainer in attesa di ormeggio nei due porti della California meridionale ha raggiunto un nuovo minimo all’inizio di questa settimana. Il 4 aprile scorso il numero di navi portacontainer in coda fuori dai porti di LA e LB è sceso a 33, in calo di oltre due terzi rispetto al gennaio.
Calo della domanda:
Blocco nel porto di Shanghai
La strategia cinese di «tolleranza zero» come prevenzione più economica ed efficace per frenare la diffusione del Covid-19, ha causato una serie di blocchi permanenti in tutto il Paese, che hanno colpito i principali porti della Cina settentrionale alla fine del 2021, seguiti dalla chiusura della vicina Ningbo all’inizio del 2022.
Tuttavia, il blocco più importante e preoccupante è ancora in corso a Shanghai, primo porto al mondo per traffici di container. Secondo i dati forniti da Shanghai International Port (Group) Co. (SIPG) la società pubblica che movimenta l’intero traffico containerizzato del porto di Shanghai, nei primi nove mesi del 2021 il porto ha movimentato 34,80 milioni di teu, con un incremento del +9,9% sul corrispondente periodo del 2020.
Lo scalo attualmente rimane operativo, ma molte industrie sono chiuse, quelle aperte hanno dovuto ridurre il flusso delle spedizioni a causa della mancanza di autisti. La capacità di trasporto su camion è fortemente limitata poiché i conducenti devono fornire test COVID negativi per spostarsi in città e nell’area portuale. Questo riduce anche la domanda di navi.
Il blocco a Shanghai dovrebbe durare fino alla fine di aprile. Verso la prima settimana di maggio, quando Shanghai allenterà il blocco, gli analisti prevedono un nuovo picco nelle spedizioni.
Cala la spesa dei consumatori
La spesa dei consumatori sembra essere tornata ai livelli pre-pandemici più tipici di quando le persone tornano a una vita quotidiana più normale, mentre la forte inflazione e l’aumento dei prezzi della benzina stanno anche portando i consumatori a ridurre la spesa discrezionale.
Diminuiscono le tariffe
Secondo i maggiori analisti i livelli di trasporto nel 2022 potrebbero non essere così alti come sono stati nel 2021, ma saranno comunque più alti dell’inizio del 2020.
L’andamento delle tariffe di nolo nel 2022 è caratterizzata da incertezza, secondo il Drewry World Container Index (della scorsa settimana) i costi complessivi delle spedizione di container sono diminuiti di circa il 12% nell’ultimo mese.
Il blocco nel principale hub manifatturiero e portuale cinese, insieme alla riduzione dei volumi e alla crescente inflazione, prevalenti negli Stati Uniti, sono i motivi che hanno contribuito in modo determinante al calo delle tariffe.
Parallelamente l’aumento del prezzo del petrolio ha fatto lievitare molti costi tra cui quello dell’autotrasporto, spingendo i rivenditori e altre società a rallentare ulteriormente gli ordini per controllare i costi.
Previsioni per il prossimo trimestre
Il blocco dei porti e delle industrie cinesi potrebbe portare a spedizioni più lente, effetti che nel prossimo trimestre ricadranno sui porti statunitensi ed europei. La Cina per tutto il 2022 non abbandonerà completamente la politica «tolleranza zero» pertanto il rischio di interruzioni ricorrenti, anche brevi, della catena logistica cinese sarà persistente durante tutto l’anno.
Secondo gli analisti i noli marittimi continueranno su una tendenza al ribasso fino all’alta stagione del 2022, quando le tariffe aumenteranno e, pur non raggiungendo il picco del 2021, saranno comunque molto più elevate dei livelli pre-pandemia.
Le tariffe spot dei container nei traffici transpacifici tra la Cina e i porti sulla costa orientale e occidentale degli Stati Uniti sono diminuite della metà tra gennaio e marzo 2022.
Il Drewry World Container Index analizza questa tendenza, dimostrando che questi fattori sono a livello globale. La scorsa settimana, ha riferito che i tassi spot globali sono diminuiti in media di quasi il 4%, sebbene i tassi siano ancora più alti di due terzi rispetto a un anno fa. In diminuzione per la quinta settimana consecutiva.