Manica, portacontainer ancorata da 2 giorni, senza destinazione – Spettro Hanjin?

Anton Schulte

Effetto della crisi dei traffici globali innescata dalla pandemia – Portacontainer ormeggiata dal 22 aprile al largo della Cornovaglia, la nave è in attesa di ordini, non ha un porto di destinazione. La vicenda evoca lo spettro del  crack Hanjin.

Lucia Nappi

LIVORNO – Segnalata da un media britannico la presenza di una nave portacontainer al largo della Cornovaglia, ancorata dal 22 aprile al largo della baia di Penzeance (GB)  e priva di  porto di destinazione. Si tratta della portacontainer Anton Schulte, battente bandiera maltese, in attesa di ordini, nelle acque della Mount’s bay, nel tratto del canale della Manica lungo la costa della Cornovaglia. Le motivazioni per cui la nave è ferma e senza alcuna destinazione, sarebbero attribuibili alla crisi del mercato marittimo globale, innescata dalla pandemia covid-19.

Notizia che fa rabbrividire e in grado di evocare la vicenda delle navi Hanjin, la compagnia Anton Schultesudcoreana, 7° al mondo per capacità di flotta, che dal settembre 2016 dopo aver perso il sostegno delle banche (sopratutto della Korea Development Bank) per una esposizione oltre i 5 miliardi di dollari, si è avviata alla più grande bancarotta del settore dello shipping. 

La Anton Schulte, come è visibile anche sul sito Marine Traffic, è partita dal porto di Amburgo il 20 aprile scorso, e dopo due giorni di navigazione, ha ormeggiato al largo della Cornovaglia dove si trova tutt’ora, in attesa di ordini.  La portacontainer, costruita nel 2009, 304 metri di lunghezza e  42,5 di larghezza, per una stazza lorda di 75582 tonnellate ha  una capacità di 6500 Teu, per un pescaggio di 8,5 metri.

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