Marittimi ucraini e russi, 14,5% della forza lavoro imbarcata globale – A rischio il cambio equipaggi

Nave marittimo

L’ECSA esorta le autorità di regolamentazione a garantire la mobilità dei marittimi e i loro diritti in quanto lavoratori essenziali.

Gli armatori europei stanno seguendo da vicino l’impatto degli eventi in Ucraina sugli equipaggi e il proseguimento in sicurezza delle operazioni di navigazione.

La flotta dell’UE fa molto affidamento sui marittimi ucraini e russi, che costituiscono una percentuale significativa dell’attuale forza lavoro marittima. I marittimi ucraini e russi costituiscono il 14,5% della forza lavoro marittima globale.

“I marittimi sono lavoratori chiave e sono al centro dell’economia europea. Negli ultimi due anni di pandemia hanno lavorato instancabilmente per consegnare le nostre merci e hanno fatto sacrifici straordinari per far andare avanti la nostra economia. I marittimi ucraini stanno già sopportando l’impatto di questa situazione in rapida evoluzione, con i marittimi ai quali stanno per scadere i contratti non possono tornare a casa. La fornitura di alloggio e visti per i marittimi bloccati è di fondamentale importanza per gli armatori che cercano di sostenere i loro equipaggi”, ha affermato Philippos Philis, presidente dell’ECSA.

Gli armatori europei invitano i responsabili politici dell’UE a considerare l’impatto significativo di questa crisi sui cambi di equipaggio, già gravemente messi a dura prova dal COVID-19. A causa dell’attuale crisi, sulle navi dell’UE potrebbero verificarsi gravi carenze di equipaggio e in particolare di ufficiali. Si prevede che anche il pagamento degli stipendi per i marittimi già sotto contratto sarà influenzato in modo significativo.

Gli armatori avvertono anche dell’effetto di non avere accesso ai porti ucraini, che può influenzare ulteriormente le catene di approvvigionamento.

“Gli armatori europei invitano i responsabili politici dell’UE a fare del loro meglio per garantire la mobilità e la sicurezza dei marittimi, nonché il loro diritto a essere pagati. L’ECSA continuerà a collaborare con la Commissione per garantire il miglior risultato per gli equipaggi”, ha affermato Sotiris Raptis, segretario generale ad interim dell’ECSA.

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