SORRENTO – Il settore dell’armamento e delle attivitá ad esso connessi, ha risentito tantissimo gli effetti della pandemia. “Non potevamo fare il cambio equipaggi. I nostri marittimi si sono fatti più di 11 mesi a bordo senza potere sbarcare” Lo ha spiegato il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, dal palco della tre giorni di Alis a Sorrento-“grazie al supporto del ministero della Salute abbiamo arginato il problema, ma é stato molto difficile”.
Sofferenza, pertanto, in tutti settori del comparto armatoriale. Poi nell’ultimo trimestre 2020 e nel primo quarto di quest’anno, una leggera ripresa
Sono necessarie le Riforme essenziali, dice Mattioli, ‘Siamo un paese ammazzato dalla burocrazia, dove le decisioni prese da governo e parlamento che non sono attuate perché i decreti attuativi sono fermi” – Leggi del 2016 che dovrebbero sanare problemi dell’industria della navigazione, ma il decreto attuativo non è stato fatto”.
Elettrificazione porti
“I porti che hanno sviluppato in modo coerente l’elettrico lo hanno fatto con un progetto, anche per abbattere il costo dell’elettricità rispetto al gasolio. Hanno stanziato risorse importanti per finanziare il retrofitting delle navi, l’energia elettrica costa più di bruciare gasolio nei porti, per equiparare i costi è necessario un discorso coerente di programmazione. Da noi la sensazione è che si facciano grandissimi slogan, programmi non coerenti. Rendere efficiente elettricamente un porto è un tema importante che ha un costo; oggi esistono tecnologie che lo consentono. Una nave consuma 10 megawatt, come una piccola città, in un porto ce ne sono 5 o 6… E se l’alimentazione delle batterie rimane da fonti fossili, non dà benefici all’ambiente…”.
Lucia Nappi