“Seguiamo e partecipiamo a tutti i programmi di riduzione delle emissioni” “Ma è importante che ci sia un criterio univoco che valga per tutti”. Parla Mario Mattioli, presidente di Confitarma.
di Lucia Nappi
ROMA – “Il settore dello shipping è tipicamente internazionale, i mari non hanno confini. Il tema fondamentale della sostenibilità ambientale, per quanto riguarda lo shipping, è che non esistano zone diverse dalle altre dal punto di vista normativo”.
Questo è il pericolo in cui incorrono gli armamenti nazionali secondo il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, intervenuto sul tema all’Assemblea Generale di ALIS a Roma.
Presidente quale è la strada da intraprendere nel settore della normativa ambientale?
Adeguamento normativo nello shipping significa investimenti tecnologici a bordo delle navi. Il rischio che noi intravediamo è che al momento in cui la politica ambientale è troppo segmentale e settoriale, significa che potremmo fare investimenti importanti e poi trovarci in alcune aree del mondo in cui quegli investimenti non sono conformi ne risulterebbe l’interdizione del traffico.
Quindi seguiamo e partecipiamo, attraverso Confitarma e International Maritime Organization, a tutti i programmi di riduzione delle emissioni per lasciare un mondo sempre più verde e meno nero alle future generazioni. Ma è’ importante che ci sia un criterio univoco che valga per tutti e, non utilizziamo la regionalizzazione delle normative, altrimenti creiamo una forte distorsione della concorrenza.