Una nave, battente bandiera iraniana, è stata colpita da un missile nel Mar Rosso mentre si trovava vicino allo Yemen. L’attacco é avvenuto nella mattina del 6 aprile, la nave ha riportato danni materiali tuttavia non é affondata.
La nave si chiama Saviz – secondo la testata giornalistica israeliana “Times of Israele” – sembrerebbe impegnata in “attività di spionaggio” collegate alle Guardie Rivoluzionarie di Teheran.
L’emittente televisiva di stato israeliana, Kan, ha riferito che la Saviz sarebbe un “comando avanzato in mare” per conto dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Si trovaverebbe in quel tratto di mare – fra lo Yemen e la costa eritrea – dal 2019.
Secondo il Washington Institute for Near East Policy la Saviz sarebbe una “nave appoggio” per la raccolta di informazioni d’intelligence per i ribelli sciiti Huthi nello Yemen, in guerra contro una coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita.
L’attacco potrebbe essere direttamente connesso con l’inizio, a Vienna, dei colloqui sul nucleare iraniano per un accordo Teheran – Washington. Gli Usa mirano ad allentare le sanzioni sull’Iran, con un ritorno all’intesa siglata sotto Obama dopo lo strappo di Trump. Stabilendo un accordo sul nucleare che scongiuri il possesso di armi nucleari da parte di Teheran.
Secondo quanto riferito da emittenti arabe l’attacco alla Saviz giunge in un periodo in cui Israele e Iran conducono un confronto a distanza su diverse rotte marittime. Il Wall Street Journal ha svelato che negli ultimi due anni e mezzo il mare e’ diventato un nuovo fronte della guerra segreta tra Israele e Iran.