TRIESTE – Noli marittimi alle stelle, aumento dei costi delle materie prime, rallentamento della produzione, riorganizzazione della logistica, le conseguenze per industria e consumatori. Sono stati questi i temi affrontati dal Propeller Club Port of Trieste nel primo appuntamento, in presenza, alla ripresa delle attività, al quale sono intervenuti in qualità di relatori: Giorgio Cuscito (giornalista di Limes e studioso di geopolitica della Cina), Paolo Galli Electrolux Director Logistics Group Purchasing Freight and Logistics, Valentino Soldan – Head of Logistics Benetton, Stefano Visintin presidente Confetra FVG e Alessandro Santi presidente Federagenti (Federazione Nazionale agenti e raccomandatari marittimi).
Nell’introduzione Cuscito ha affrontato il tema della crisi e dell’importanza delle connessioni logistiche e in particolar modo di quelle marittime, alla luce di un contesto internazionale caratterizzato dalla contrapposizione economico-politica dei due blocchi guidati da Cina e Stati Uniti e, nell’ambito di questi conlitti globali, il ruolo sottovalutato dell’Italia e di Trieste.
Galli e Soldan, sono intervenuti sulla situazione dell’industria che sta affrontando una profonda sofferenza a causa dell’eccessivo incremento dei costi del trasporto marittimo e del venir meno delle certezza della logistica: quali certezza delle spedizioni e della tempistica della ricezione delle merci. Sottolineandoi come la logistica abbia assunto un ruolo fondamentale nella vita dell’industria che, stante la situazione evidenziata, dovrà ripensare buona parte dei propri modelli di business.
Visintin ha evidenziato la diffusione di problematiche relative alla minore disponibilità delle materie prime, che forse a causa di un tentativo di accaparramento di queste da parte della Cina e degli Usa, che sta determinando i cambiamenti a partire dal mondo dell’industria e della logistica fino alle ripercussioni sui mercati finali. Inoltre le dinamiiche relative agli eccessivi costi del trasporto via mare, con le accuse nei confronti delle Compagnie di Navigazione di fare cartello.
«Nessun cartello, se qualcuno ha sentore di posizioni illegali, lo denunci» ha sottolineato invece Santi, lanciando un appello a tutto il cluster marittimo e logistico affinché vi sia collaborazione nella ricerca di una soluzione comune. Santi ha sollecitato le categorie a cambiare la visione generale, a chiedere maggiore attenzione al governo e sulla necessità di avere una visione strategica per il Mediterraneo.
Una situazione, ha concluso Fabrizio Zerbini presidente del Propeller Club Port of Trieste, «è destinata ancora a protrarsi ed alla ricerca di un equilibrio del livello dei noli marittimi inferiori all’attuale ma, certamente, superiore a quelli molto, troppo bassi precedenti. Trovato questo equilibrio aumenterà, anche grazie agli ulteriori investimenti delle Compagnie di Navigazione in navi e contenitori, la capacità di trasporto globale e tornerà anche la puntualità dei servizi marittimi: fattori questi determinanti per tutta la filiera logistica, la produzione e con benefici effetti sia per l’industria che per i consumatori finali».