L’impatto dei ritardi delle navi portacontainer – Perdite dai 5 ai 10 miliardi di dollari, per i caricatori globali.
COPENHAGEN – Dal 2020 ad oggi i gravi ritardi delle navi portacontainer hanno comportato una perdita finanziaria per caricatori e spedizionieri a livello globale, tra i 5 e i 10 miliardi di dollari. E’ quanto rilevato dal rapporto Global Liner Performance di Sea – Intelligence, società danese di consulenza di shipping. Tali perdite, precisa lo studio, sono relative soltanto al trasporto marittimo di container, poichè l’analisi che si sofferma esclusivamente “sul lato oceano”, non includendo i ritardi relativi alla logistica di terra e alla congestione portuale.
Nel rapporto viene misurata la percentuale di carico che spedita in ritardo, prima della pandemia (pari al 20%) e aumentata fino al 70% negli ultimi mesi di quest’anno. Misurazione rapportata ai TEU/Giorni persi a causa dei ritardi: dato passato da una media di 8 milioni (prima della pandemia) – ai quasi 70 milioni nel gennaio 2022, dato sceso a 57 milioni nel marzo scorso.
Per valutare l’impatto totale sulla perdita media il rapporto mette a confronto la perdita cumulativa del periodo gennaio 2020 – marzo 2022, rispetto alla media del 2019. Da cui si evince che i gravi ritardi delle navi fino ad oggi hanno comportato una perdita finanziaria per i caricatori a livello globale, di circa 5-10 miliardi di dollari.